Davide Liuni - Compositore
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MassMat (2006)
 

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Note di presentazione

MASS MAT rimanda alla definizione della teoria sociologica della comunicazione per cui la mas-sa in quanto tale costituisce un tappeto (mat) indistinto.
Su questo dato è basato il rispecchiamento fisico e simbolico del pubblico di sala che si riconosce sullo schermo ridotto a piccole tessere/pixel componenti un disegno generale che coincide con la serie di alterazioni modulate in continuo divenire della sequenza video/audio.

MASS MAT esiste nella sovrapposizione sul medesimo schermo di due differenti proiezioni di immagini cinematiche le cui fonti sono:
l’una: il video e la banda sonora prodotta e realizzata per l’occasione;
l’altra: la ripresa in tempo reale dall’alto (sia sonora che visiva) in cui il pubblico presente in sala si possa concretamente riconoscere e potenzialmente interagire.

La componente performativa di GPL consiste nel missaggio in tempo reale delle due fonti a disposizione, provocando dal vivo l’attenzione critica dello spettatore.
Il suono-ambiente in situ viene trattato secondo un processo di sintesi granulare finalizzata al suo coesistere con la componente audio preregistrata.
Questo lavoro tiene conto della storica performance di Fabio Mauri in cui la produzione cinematografica di Pier Paolo Pasolini veniva proiettata sul torso dell’autore stesso.
Se nel lavoro di Mauri si puntava al ruolo cosciente dell’intellettuale, in MASS MAT, si guarda oggi alla condizione del pubblico (laddove passivo e incosciente).

Il video fondamentalmente b/n traduce gli ipotetici posti a sedere del pubblico (inquadrati dalla telecamera) con schemi variabili di tessere musive. Solo alla conclusione delle sequenze incombe sul pubblico un’unica immagine non astratta:
un inquietante mezzo cingolato che toglie ogni ambiguità alla dimensione temporale fin qui aperta.

(GPL è un gruppo romano attivo nelle arti visive e performative,
composto da Werther Germondari ,Gianni Piacentini, Davide Liuni)

Note di realizzazione

L'installazione si compone di due livelli sovrapposti, sia audio che video:
la proiezione del video su di uno schermo, cui assiste il pubblico accomodato su poltrone;
la ripresa dal vivo del pubblico, effettuata dall'alto e riproiettata sullo stesso schermo dopo un opportuno trattamento digitale, in sovrapposizione alle immagini del video preesistente.
Alla colonna di sonorizzazione del video (composta e cristallizzata in colonna sonora) viene sovrapposta la ripresa ambientale del suono generato dal pubblico, anche esso trattato in live electronics.
L'intervento degli artisti GPL è previsto e necessario all'installazione e si traduce nell'azione dei filtri spettrali audio e video, che modificando i segnali audio/video attinenti all'azione del pubblico attengono al modo con cui le sorgenti di segnale si mescolano davanti/intorno al pubblico.
Si crea così una sovrapposizione/identificazione delle singole persone presenti con le tessere del mosaico, presenti nel video preregistrato sotto forma di composizioni musive.
Particolarmente adatto a ciò è il materiale video originale, creato per l'occasione, basato su riprese di mosaici presenti sulle superfici ad uso sociale dell'architettura fascista.

Note musicali

La composizione in questo caso deve prevedere l'azione del pubblico sulla natura del suono, e per ciò stesso è formalmente molto strutturata.
Da un suono fisso (cui sarà in sede di esecuzione sovrapposta un'onda formante generata dall'analisi spettrale del suono di fondo della sala) si dipana un percorso verso un finale in cui il materiale sonoro è piu riccamente espresso e dichiarato.
L'azione della live electronics ha il compito di rendere i passaggi tra il suono-sala e quello della colonna sonora di volta in volta brusco o graduale, seguendo il movimento delle tessere immobili raffigurate nello schermo.
L'uso di strumenti acustici (piano, hang) rende l'azione dell'elettronica piu riconoscibile in quanto modifica le timbriche ben conosciute (pianoforte) che quelle piu inusitate (hang) fondendole in un continuum ritmico che sfocia in un uso di suoni di sintesi privi di natura fisica,



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