SPECOL-ARIA è un gruppo di opere il cui intento è di mostrare come la musica crei un contesto a sé, organizzando il suono (cioè l'aria) in un gioco di specchi il cui significato va cercato all'interno della struttura dell'organizzazione musicale invece che in riferimenti esterni.
Tutto ciò mantenendo l'immediatezza, la riconoscibilità e la fluidità che sono le peculiarità dell'aria intesa come forma musicale.
Interpretazione dell'opera
Spesso l'organizzazione della musica spesso stata messa in relazione con l'organizzazione sociale umana, ha dunque senso chiedersi se organizzazioni sociali molto differenti hanno generato e creato musiche molto differenti tra loro per promuovere i propri scopi sociali..
Che la musica sia capace di unire gli spiriti, è fatto noto.
Ma è anche capace di creare senso di appartenenza per dividerli: tenere legati gli uni per contrapporgli gli altri.
Si potrebbe dire che è possibile concepire musica per cercare di nobilitare e condividere le qualità, il senso di appartenenza al genere umano ipso facto oppure di utilizzarla per tenerli insieme sotto il vessillo di un'idea, farne un gruppo per giustapporlo o finanche schierarlo contro un altro, a sua volta legato ad un'idea differente (e dunque una musica differente) "e tutti insieme incatenarli".
Possiamo cercare il legame tra musica concepita per unire, ed una per condividere?
Differenze di convinzione, condivisione o storia, pur venendo da un ambito culturale omogeneo, come si riflettono nell'uso e nella concezione di una musica scritta per schierare gli uomini sotto una bandiera o un simbolo?
E simboli o convinzioni radicalmente differenti hanno fatto riconoscere gli uomini sotto musiche fondamentalmente diverse?
video by courtesy of Petra Arndt
Note compositive
Crossing (s)words parte dall'analisi di alcune melodie che hanno segnato la storia occidentale e sotto cui si sono schierati uomini e popoli. La tipologia di musiche scelta è l' "inno", sia esso nazionale o religioso, inteso come il media musicale piu chiaramente concepito per il massimo impatto di condivisione.
"Deutchland uber alles"(inno tedesco, la cui strofa piu nazionalsocialista è ora cancellata e vietata);
"O bella ciao" (inno della resistenza italiana, di chiara marca popolare slava);
"Amazing Grace" (spiritual, gospel cristiano proveniente dalla comunità negroamericana);
"La Marseillaise" (inno rivoluzionario francese: laico, egualitario e di vivo impatto)
Ciascuno di essi è legato ad una provenienza, un'esperienza storica e umana basata su valori differenti, alcuni addirittura opposti.
Ma le musiche ad essi correlati non mostrano evidenti differenze di carattere formale o anche armonico, tali da non potersi utilizzare gli artifici del contrappunto e dell'armonia per sovrapporle.
Le partiture provenienti dalle singole melodie sono dunque state integrate in una struttura a matrice bidimensionale (analoga alle parole crociate) che ponesse in evidenza le analogie strutturali di musiche che ebbero ed hanno ancora provenienze ideologiche differenti.
La matrice è leggibile allo specchio, sul verso, ossia ruotando sia l'asse di simmetria verticale; ma anche quello orizzontale (ruotata di 90°), continuando a riconoscere le linee melodiche e gli incroci tra i pentagrammi che scorrono orizzontalmente e quelli che procedono verticalmente.
Natura dell'opera
Negli incroci le posizioni delle note del pentagramma cambiano di senso cambiando il verso della lettura (orizzontale/verticale, avanti indietro, lato del foglio o sua rotazione nello spazio):
tutto ciò mantenendo la riconoscibilità delle linee melodiche.
Sta a chi fruisce dell'opera il compito di ricostruire il percorso delle melodie di/tra un pentagramma e quello successivo con cui si incrocia e, successivamente, tracciare un proprio percorso fatto di scelte ad ogni incrocio, anche girando dalla parte opposta del foglio e continuando a leggere sul pannello trasparente, come in uno specchio.
Tessendo cosi una propria melodia costruita utilizzando parti e variazioni (inverso, retrogrado e cancrizzante), cercando un proprio sentiero tra le note appartenenti a inni differenti, senza però cadere nel buco centrale che rappresenta il denominatore comune alle varie melodie:
il silenzio che le delimita nel tempo.
E di riunire con la musica cio che era stata usata per dividere,
le note e le parole si incontrano senza incrociare le spade. pentagrammi che scorrono orizzontalmente e quelli che procedono verticalmente.
Note espositive
SPECOLARIA: crossing (s)words si presenta come 2 pannelli verticali 1metrox1metro, uno in carta leggera e l'altro completamente trasparente.
Sul primo scorrono vari pentagrammi sui cui sono scritte le note, sia in verticale che in orizzontale, incrociandosi.
Dal lato opposto è disposto parallelamente l'altro pannello, costituito da un foglio trasparente che raffigura unicamente i pentagrammi, mentre le note sono leggibili in trasparenza sul verso del pannello precedente.
Lungo i pentagrammi sono scritte le melodie scelte (e le loro variazioni, secondo i mezzi del contrappunto).
Nelle caselle ove tali linee melodiche si incrociano, le teste delle note rappresentano altezze differenti a seconda che si stia procedendo lungo la linea orizzontale oppure quella verticale (oppure, dal lato opposto del foglio, specularmente).
Negli incroci, gli steli delle note (che ne rappresentano la durata nel tempo musicale) sono dunque molteplici per ogni testa di nota, ciascuno disposto secondo l'andamento melodico da cui si proviene (seguendo la convenzione di Bach).
Per seguire con piu facilità le melodie degli inni, lateralmente è presente un terzo pannello in cui sono scritte per esteso le 4 melodie, ciascuna con le proprie 4 liriche e versi.
